sabato 3 maggio 2008

Attentato all'Italia in Yemen

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Sana'a (Yemen)

Il 30 aprile, alle 7.20, un'esplosione di colpi di mortaio è stata registrata nei pressi dell'Ambasciata d'Italia e della residenza del nostro ambasciatore nel quartiere Safiah Janubia della capitale dello Yemen.

L'attentato, che fortunatamente non ha causato feriti, è stato rivendicato da un sito internet vicino ad Al-Qaeda.

Nonostante le fonti di questo blog abbiano tenuto ad assicurarmi che la situazione a Sana'a non rappresenta un pericolo per gli stranieri, bisogna registrare un aumento degli atti ostili nei confronti degli occidentali.

Mai prima d'ora la nostra ambasciata era stata fatta bersaglio di attacchi. Gli episodi più "violenti" che ho registrato fin'ora sono costituiti da una guardia che si è sparata in un piede e da una funzionaria finita con la sua auto su una guardiola demolendo parte del muro di cinta.

L'episodio del 30 aprile però apre uno scenario nuovo e, a mio avviso, inquietante.

Era capitato che in passato degli italiani venissero rapiti, di solito nella regione di Ma'rib, ma senza alcuna conseguenza.

L'attacco alla nostra sede diplomatica, rivendicato da Al-Qaeda,  rappresenta una escalation che vede come bersaglio i simboli dello Stato.

Seguiamo con attenzione le voci che vogliono la nomina a ministro di Calderoli, ben conosciuto dalla comunità islamica per la sua "trovata" di indossare una maglietta con la riproduzione delle tristemente note caricature di Maometto in diretta TV.

La Libia e la Lega Araba si sono già espresse in merito ravvisando la possibilità di ripercussioni nelle relazioni tra l'Italia e i Paesi Arabi.

Ci auguriamo che, qualora confermata la nomina, non venga messa a rischio l'incolumità di chi vive e opera nell'area.

Questo blog esprime solidarietà e saluta il gentilissimo personale dell'Ambasciata d'Italia a Sana'a.

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