Pensavamo di avere l'esclusiva dell'impunità dei militari USA? La funivia del Cermis o l'agente del (ex) S.I.S.Mi Nicola Calipari sono solo due dei casi in cui militari americani si sono resi colpevoli (per dolo, negligenza o sindrome del pistolero) della morte di cittadini italiani senza che i responsabili fossero processati. Risultato, giustizia negata e i piloti del Grumman EA-6B Prowler sono stati promossi negli ultimi cinque anni.
Ebbene, se pensavamo che queste cose accadessero solo da noi, ci sbagliavamo.
Al-Jazeera riporta che il 25 marzo un cittadino egiziano è stato ucciso mentre con la sua barchetta si era avvicinato troppo al Global Patriot, nave della US Navy durante un passaggio nel Canale di Suez.
La storia ci insegna come vanno a finire queste cose. Non ci meravigliamo quindi che gli "sceriffi" non intendano minimamente accettare alcuna forma di giurisdizione superiore. E tanti saluti alla Corte Penale Internazionale...
Ho pubblicato il nuovo sfondo desktop per il mese di Maggio (oltre a quelli già presenti di Marzo e Aprile). Si possono scaricare cliccando Qui.
La dipendenza da Internet o Internet dipendenza, meglio conosciuta nella letteratura psichiatrica con il nome originale inglese di Internet Addiction Disorder (IAD), è un disturbo ossessivo-compulsivo.
La Internet Addiction è in realtà un termine piuttosto vasto che copre un'ampia varietà di comportamenti e problemi di controllo degli impulsi. Inoltre la dipendenza da internet e la dipendenza dal computer sono ormai inscindibilmente legate e a volte si usa il termine di dipendenza online per indicare il fenomeno nel suo complesso.
Si possono individuare 4 categorie di elementi che contribuiscono all’insorgere di psicopatologie legate all’uso di Internet:
1. le psicopatologie preesistenti. In più del 50% dei casi la IAD può essere indotta da alcuni tipi di disturbi psichici preesistenti. I fattori di rischio includono una storia di dipendenza multipla, condizioni psicopatologiche come depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo bipolare, compulsione sessuale, gioco d'azzardo patologico, o fattori situazionali, come sindrome da burnout, contrasto coniugale o abuso infantile.
2. le condotte a rischio (“eccessivo consumo”, riduzione delle esperienze di vita e di relazione “reali”,ecc);
3. eventi di vita sfavorevoli (problemi lavorativi, familiari, ecc: “internet come valvola di sfogo”);
4. le potenzialità psicopatologiche proprie della rete (anonimato e sentimenti di onnipotenza che possono degenerare in: pedofilia, sesso virtuale, creazione di false identità, gioco d’azzardo, ecc).
Per cui, se stai ancora leggendo questo Blog... probabilmente dovresti preoccuparti seriamente...
È di ieri la notizia che Tata, casa automobilistica indiana, ha acquistato i marchi Land Rover e Jaguar dalla Ford per 2,3 miliardi di dollari. Due dei maggiori marchi di lusso passano quindi in mani asiatiche.
Per via della ormai dichiarata recessione negli USA, la Ford ha deciso di puntare sul risparmio di ogni singolo dollaro e le perdite del marchio Jaguar (10 miliardi di dollari negli ultimi 18 anni) non andavano certo in quella direzione.
Innegabile ironia della sorte. Due marchi simbolo della Corona Britannica nelle mani di una ex colonia.
What goes around comes around...
Un frammento di 415 chilometri quadrati (dicono grande quanto 7 volte Manhattan) si è staccato dalla banchisa antartica nell'area dello Wilkins Ice Shelf.
La causa più probabile secondo gli studiosi è quella del riscaldamento globale che avrebbe accelerato questo processo già verificatosi in precedenza.
L'enorme icebearg, visibile anche dal satellite, e "Se il fenomeno continua, questa porzione ghiacciata potrebbe completamente disintegrarsi e nel corso dei prossimi anni potremmo perdere la metà della banchisa ghiacciata in questa regione" ha dichiarato il responsabile scientifico del National Snow and Ice Data Center, Ted Scambos.
Si prevede una crescita di oltre il 15% delle azioni della Martini & Rossi dovuta all'incremento della domanda di cocktails in Australia e Nuova Zelanda per via dell'improvvisa crescita dell'offerta di ghiaccio.
Trovo semplicemente vergognoso il silenzio complice dei governi europei (e di quello italiano) sulle costanti violazioni dei diritti umani che si verificano giornalmente in Cina.
L'idea del Presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pöttering, di boicottare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino per "mandare un segnale a Pechino", è stata bollata come "irrealistica" dal Ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner e condannata dal Comitato Olimpico.
I governi di Berlino e Parigi hanno chiesto di riammettere i giornalisti per una maggiore trasparenza.
E l'Italia?
Ma la Cina fa davvero così paura da far chiudere la bocca all'Europa?
Qualche tempo fa ho deciso di verificare quanto effettivamente spendo di traffico per la telefonia mobile e, armato di tabulati e foglio Excel ho fatto un calcolo “scientifico” delle varie offerte sul mercato. Risultato: passando a Wind avrei risparmiato oltre il 45%... mica male no? Vado al primo negozio Wind che trovo e chiedo di effettuare un MNP (My Number Portability – trasloco). E fin qui tutto bene.
Come prevedibile, nel giro di pochi giorni, una dipendente del Servizio Clienti Vodafone mi contatta proponendomi una serie di offerte, bonus, e incentivi per rimanere loro cliente annullando la MNP verso Wind. E fin qui tutto regolare direte voi… Beh, più o meno. Essendo per strada chiedo alla gentile signorina di inviarmi le proposte per iscritto perché non potevo prendere nota. Lei tergiversa un po’ e promette di inviarmi i dettagli via SMS (?!?!?!?). Si trattava di 5 offerte… un po’ complicato farle entrare in 160 caratteri… ma lei insiste, dicendomi che dovevo accettare immediatamente in quanto la mia pratica sarebbe scaduta in 7 minuti. Naturalmente accetto.
Tornato in possesso delle mie facoltà mentali, e soprattutto di un PC, controllo via Internet ciò che effettivamente mi era stato proposto e attivato e scopro che la signorina si era “dimenticata” di parlarmi delle classiche “righe in piccolo”. (Cambio del piano tariffario, regole per l’utilizzo dei bonus promessi ecc…). Contatto immediatamente il servizio clienti per chiedere di ripristinare la MNP verso Wind e mi sento rispondere che questo non è possibile perché la mia pratica è stata chiusa.
À la guerre comme à la guerre! Partono fax minatori verso il servizio clienti e il Co.Re.Com e una nuova richiesta di MNP verso Wind.
Risultato? Mi contatta un nuovo (e questa volta chiaro e gentile) dipendente del servizio clienti che mi offre il doppio delle promozioni e mi manda tutto (righe in piccolo comprese) via e-mail.
Morale della favola? Cerchiamo di non farci fregare. Quando ci viene offerta una promozione “imperdibile”… evitiamo lo “scatto alla risposta” e facciamoci mettere tutto nero su bianco.
Credo che neanche la mia conclamata misoginia sarebbe arrivata a tanto. Le barzellette sulle donne al volante sono migliaia, seconde forse solo a quelle sui carabinieri… bisognerebbe forse aggiornarle all’ingresso delle donne nell’arma, sarebbe una categoria imbattibile! Magari verrebbe da pensare che un fondo di verità ci possa anche essere… ma un cartello come quello che accoglie gli automobilisti in un parcheggio del centro di Verona supera la fervida immaginazione del più ironico barzellettiere. Resta da indagare il motivo che ha spinto i gestori del parcheggio a discriminare (o agevolare?) le signore pilota veronesi.
Un’idea io ce l’avrei visto che oggi ho passato circa venti minuti in macchina attendendo l’arrivo dei vigili urbani con annesso carro attrezzi per rimuovere una Panda (chiaramente guidata da una ragazza) che bloccava l’uscita di entrambi i bus navetta per andare in centro… Ma che dire, è già troppo complicato riuscire a parcheggiare una FIAT, come si può chiedere ad un pilota provetto di badare anche ad insignificanti dettagli come l’uscita di un autobus da un parcheggio di scambio?
Un università al passo con i tempi, le tecnologie, le esigenze degli studenti, e soprattutto degna della retta pagata? A quanto pare tutto questo sembra possibile e con un pizzico di invidia mi tocca segnalare il nuovo servizio di e-learning dell’Università Federico II di Napoli. (Questo è un po’ come sentir gridare Forza Milan da un interista, per cui apprezzate il gesto).
La Federico II ha messo on-line un progetto geniale e innovativo, Federica. Si tratta di un servizio di podcasting, ordinato per Facoltà, che rende fruibili agli studenti e a chiunque sia interessato tutte le lezioni in formato audio, video o slides, dei vari corsi di laurea.
Finalmente un’Università che assolve alla sua funzione fondante, la diffusione della cultura!
Cari blogger, lettori o semplici passanti.
Ho un quesito esistenziale da porvi.
Qualcuno ha una vaga idea di come funzioni la questione dei pannelli fotovoltaici e del “Conto Energia”?
Cercando un po’ di informazioni su internet mi sono perso in una specie di giungla. L’unico sito dove ho trovato qualcosa di un po’ più chiaro è il blog di Jacopo Fo (con relativo gruppo di acquisto) http://www.jacopofo.com/pannelli-solari e sul podcast di Jacopo Fo su iTunes.
Ho mandato una richiesta per un piano di attuazione.
Qualcuno è interessato ad avere informazioni in merito?
Qualcuno ne può fornire?
