sabato 24 maggio 2008

Alla ricerca del leopardo fantasma

 

I pubblicitari non sono nuovi a trovate del genere. Creare la fozzaitaiasuspance.... incuriosire il pubblico. Non so quanti di voi ricordano i manifesti pubblicitari con "Fozza Itaia" che hanno invaso le città prima dell'annuncio formale di Berlusconi di fondare il movimendo Forza Italia; correva l'anno 1993. Per quanto mi ricordo è uno dei primi esempi in Italia di pubblicità indiretta.

Negli ultimi mesi le città italiane sono state inondate di locandine, con tanto di bigliettini staccabili (stile camera in affitto per studentesse referenziate...), con un annuncio un po' bizzarro di smarrimento con tanto di foto del "micio".

Certo, qualche sospetto doveva nascere, a partire dalla qualità della carta. Le locandine erano stampate su carta patinata... un po' costoso e complicato per il cittadino medio. Come se non bastasse "l'oggetto smarrito"; un "docile" leopardo.

Ma evidentemente questo non è stato un freno alla creduloneria popolare. Sono stati centinaia i post di solidarietà (alcuni sicuramente creati ad arte) sul blog collegato alla "ricerca". Solo negli ultimi giorni il mistero è stato svelato e il "leopardo" si è rivelato in realtà essere un'automobile.

scomparso

Tutto fa pensare che canali come YouTube, i blog, Facebook saranno presto presi d'assalto dai geni del marketing per attirare l'attenzione dei consumatori su nuovi prodotti, in una società talmente assuefatta al bombardamento pubblicitario da risultare ormai quasi immune.

3 commenti:

kikkuzzo ha detto...

spettacolo di pubblicità...anzi, di guerrilla marketing, come si usa dire in questi casi...inutile dire che uno dei "manifesti" in questione campeggia sulla testata del mio letto! Mitico Leo!

M.L. ha detto...

Io ho resistito e non l'ho preso... ma forse avrei dovuto. Potrebbe passare alla storia della pubblicità come "Fozza Itaia". Anche se ho scoperto che in pochi se ne ricordano.
Comunque la trovo una genialata.

kikkuzzo ha detto...

Comunque sia, è difficile gabbare il popolo di internet...pochi giorni dopo la pubblicazione del blog di "hopersoleo", sono arrivati alcuni commenti che di fatto svelavano il trucco. Ad esempio, salvando le immagini del povero leo, il nome del file era nominato "zoo" o cose del genere: segno evidente che le foto non erano "personali", ma a loro volta prese da chissà dove sul Web. Sempre presente sul blog, c'era una mappa dell'Italia creata ad hoc per segnalare "presunti" avvistamenti del leopardo...bene, qualcuno è riuscito a risalire all'origine del la mappa: apparteneva al dominio "www.hopersoleo.it" o qualcosa del genere, registrata proprio a nome di una nota agenzia pubblicitaria di Roma...come dire...sgamàti! :D