La Leggenda: « Ci fu un tumulto fra uomini e spiriti ... i raggi emessi dai capelli penetrarono su per i paradisi e giù per gli inferni ... i ciechi osservarono gli oggetti ... il sordo scoltò i suoni ... il muto parlò distintamente ... la terra tremò ... i venti degli oceani soffiarono ... il Monte Meru si scosse ... i fulmini non lampeggiarono ... piovvero giù gemme ... tutti gli alberi dell'Himalaya, pensati non in stagione, generarono fiori e frutti ».
(Fonte: Wikipedia)
E' quello a cui assistettero due fratelli mercanti circa 2500 anni fa in Birmania, quando, individuata la collina di Singuattara, luogo sacro dove fu
costruita la Pagoda Shwedagon (monumento buddista), depositarono otto dei capelli che Guatama Buddha (Siddhartha, fondatore del Buddismo) aveva donato loro per serbarli a quelle terre a lui care.
La splendida Pagoda domina lo skyline della città di Yangon, dal 2006 non più capitale politica del paese.
Il passaggio del ciclone Nargis tra il 2 e 3 maggio scorsi non ha intaccato il suo splendore.
Il passaggio del ciclone Nargis l'ha resa, come non mai, punto di partenza per ricominciare.
La gente di Yangon è li….non ci sono cifre certe, non ci sono dettagli…qualcuno parla di decine, altri di centinaia di migliaia di vittime: tutte le informazioni che ci giungono da questo paese sono oggetto di manipolazioni da parte delle abili menti del Regime Militare che governa il paese dal 1988.
Un regime militare che non vuole contatti con il resto del mondo.
Un regime che ha privato la popolazione della propria libertà controllando gli schieramenti politici.
Un regime che si permette di rifiutare e sequestrare gli aiuti umanitari.
Un Regime che impone con forza la cattiveria in un momento critico anche per la sua stessa stabilità.
Tutto questo alla vigilia dei referendum per l’approvazione della Costituzione Nazionale:
non possiamo sapere se è il tragico prologo di una possibile quanto difficile rinascita,
sappiamo però che la speranza
di poter rivivere la Leggenda, nel popolo birmano che soffre, non morirà mai.